un ciclone con il nome di bisnonna
a.
There are bugs in a black potato on friday at the gas station in Garbogera dr.
qualcuno tra voi mi ha cercato forse, pensando (sperando) fossi stato inghiottito dall'occhio di katrina. un ciclone col il nome di puttana. invece il mio viaggio di tremila miglia ha attraverso la zona dei laghi e parte degli stati uniti nord-occidentali e si è concluso proprio mentre l'uragano giungeva sulle coste meridionali. così sono salvo anche stavolta, ma ho voglia di intervenire (del resto è un blog sulla musica) per tributare a new orleans la maternità di un genere tra i miei preferiti.
c'è chi dice che l'etimologia della parola "jazz" provenga da addirittura ancora da "jazz-belles", con il quele venivano chiamate le prostitute di New Orleans. la città di New Orleans sul finire dell'800 era un insieme di popoli e razze, essendo stata dominata nel tempo da spagnoli, francesi, inglesi e anche italiani e costituì il baricentro delle tendenze e degli stilemi originari del jazz.
vivere dallo stesso paese la tragedia di quella gente, fa un certo effetto. resta il filtro della televisione e dei giornali, però per strada si incontrano gli ameri-cani e ognuno ha la porpria sulla questione e sul presidente, come si ha la propria sul tecnico della nazionale durante i campionati del mondo. dopo essere rimasto senza banjo (un giorno il suonatore di banjo che stava dove sto io ha lasciato un messaggio attaccato al frigo - phil, take the last beer - ed è sparito. cazzo, è di baton rouge, lousiana, ma non ho idea di che fine abbia fatto), siamo rimasti pure senza new orleans.
per leggere la mia teoria sul passaggio dalla pioggia all'oceano, venite su www.lememoriedidriano.splinder.com
a.